Una nuova prospettiva del viaggio pendolare: il progetto Riempimento Generativo Pendolare
Uno sguardo fuori dal finestrino del treno che offre un paesaggio insolito, una banchina con la sabbia tra i binari, scenari spaziali che scorrono oltre i vetri. E ancora, un dinosauro alla stazione di Castellalto-Canzano, una pagoda con un cielo stellato a Pescara, o un vulcano in eruzione in lontananza.
Tutto ciò è parte del progetto Riempimento Generativo Pendolare, un’idea del creativo abruzzese Luca Di Sabatino, nata dalla sua esperienza di pendolare in Abruzzo, viaggiando in treno da Castellalto-Canzano per raggiungere Pescara, dove lavora in un’agenzia di comunicazione.
Luca Di Sabatino, 49 anni, ha iniziato il suo percorso nel mondo dell’immagine e della comunicazione come assistente fotografo, per poi diventare layout artist. Ha sviluppato la sua carriera diventando graphic designer e direttore artistico, lavorando anche come illustratore di libri per ragazzi e giochi per bambini.
In questo progetto, Di Sabatino racconta la vita del pendolare, una vita difficile fatta di imprevisti, guasti, ritardi e situazioni scomode. “Viaggi affollati, in piedi, odori intensi, aria condizionata che non funziona, sedute sporche e lunghe attese”, come lui stesso descrive.
“Durante queste lunghe attese, ho iniziato a scattare alcune foto con il mio cellulare nella stazione di partenza, lungo il percorso e nella stazione di arrivo. Ferrovie, banchine, biglietterie automatiche. Successivamente, ho ottimizzato le foto utilizzando l’intelligenza artificiale all’interno di Adobe Photoshop Beta, spesso durante i miei spostamenti per andare al lavoro. In questo gioco si manifestano paure, inquietudini, ma anche passioni e fantasie. Così, nelle stazioni, possono apparire mostri preistorici, crateri lunari, piscine olimpioniche e strumenti musicali.”
Le immagini, sebbene partano come semplice sperimentazione delle funzioni di riempimento generativo di Photoshop, danno vita a un mondo alternativo che rappresenta bene le esperienze a cui un pendolare è sottoposto. Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, queste immagini diventano quasi surreali, pur rimanendo molto realistiche.
“L’integrazione delle funzionalità dell’intelligenza artificiale in programmi come Photoshop rende tutto più immediato e facile da utilizzare. Chi lavora nel campo della comunicazione e nella creazione di immagini sa che stiamo vivendo un altro cambiamento epocale nel modo in cui comunichiamo le nostre idee, ed è un cambiamento che sarà difficile ignorare”, conclude il creativo.