La lotta contro l’abbandono di rifiuti ingombranti per le strade di Silvi, in provincia di Teramo, è in crescita, causando danni sia ecologici che paesaggistici in una località marina unica in Italia. La località balneare, spesso definita “la perla dell’Adriatico” grazie ai suoi 6 chilometri di arenile, sta affrontando un problema di accumulo di beni mobili come divani, materassi e mobilio vario lungo le strade, tendenza che si è intensificata negli ultimi mesi, in particolare durante l’estate. Questo fenomeno è stato amplificato dalle ristrutturazioni immobiliari agevolate dai bonus edilizi.
L’amministrazione comunale di Silvi sta cercando soluzioni per affrontare questo problema, riconoscendo il rischio di danneggiare l’appeal turistico della località. Tuttavia, l’inciviltà di alcune persone continua a influire negativamente sulla comunità e sull’ambiente. La presenza di rifiuti ingombranti lungo le strade mina il paesaggio e il flusso turistico, mettendo a repentaglio l’esperienza dei visitatori che scelgono Silvi per le sue caratteristiche uniche.
L’assessore all’Ambiente, Alessandro Valleriani, ha espresso preoccupazione per questa situazione e ha annunciato diverse misure che l’amministrazione sta considerando per contrastare il problema. Tra le iniziative proposte ci sono l’installazione di fototrappole nelle aree maggiormente interessate e l’introduzione di un’app per agevolare lo smaltimento dei rifiuti ingombranti. Questa app permetterebbe agli utenti di prenotare la raccolta dei loro rifiuti, inviando una foto dell’oggetto da smaltire e ricevendo informazioni in tempo reale riguardo all’orario e al giorno della raccolta.
Tuttavia, Valleriani sottolinea che la lotta contro l’inciviltà richiede il contributo di tutti i cittadini. Egli afferma che individuare e prevenire l’abbandono dei rifiuti ingombranti richiede la collaborazione delle autorità e dei cittadini stessi. L’assessore ha infine annunciato l’apertura del centro di raccolta di Pianacce a settembre, offrendo un luogo dove i materiali possono essere smaltiti in modo appropriato. Con l’ulteriore aumento della sorveglianza del territorio e l’impiego di nuovo personale, si spera di contrastare efficacemente questa pratica.