La notizia dell’uccisione dell’orsa Amarena, simbolo dell’Abruzzo e del Parco Nazionale, ha scosso la regione la scorsa settimana. Amarena, conosciuta per le sue pacifiche incursioni nei borghi abruzzesi insieme ai suoi cuccioli, è stata vittima di un atto di violenza spietata da parte di un individuo.
Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, ha espresso la sua tristezza e ha sottolineato l’importanza della convivenza armoniosa tra gli esseri umani e la fauna selvatica. Tuttavia, questo fragile equilibrio è stato spezzato dall’atroce incidente. Amarena è stata uccisa, lasciando i suoi cuccioli orfani.
L’uomo responsabile dell’uccisione è stato identificato dai Carabinieri Forestali, ma ha affermato di aver sparato per autodifesa, pensando che gli intrusi fossero ladri nella sua proprietà. Nonostante questa spiegazione, la gravità dell’incidente richiede un esame necroscopico condotto dal Centro di Referenza Nazionale di Medicina Forense Veterinaria per stabilire la verità.
Michele Pezone, responsabile dei diritti degli animali presso LNDC Animal Protection, ha dichiarato la determinazione dell’organizzazione a cercare giustizia per Amarena. Questo caso emblematico solleva la questione della necessità di rafforzare le leggi sulla tutela degli animali e punire coloro che li maltrattano o li uccidono.
In risposta a questa tragedia, LNDC Animal Protection ha organizzato una manifestazione in memoria di Amarena. L’obiettivo è chiedere una maggiore protezione per gli animali selvatici, rispetto per la direttiva Habitat e una riduzione del potere dei cacciatori, insieme a meno deroghe alle leggi di tutela della fauna e dell’ambiente. Nonostante il riconoscimento dei diritti degli animali nella Costituzione, il governo ha recentemente approvato politiche che mettono a rischio la vita selvatica.
La manifestazione si terrà sabato 9 settembre alle ore 16 in piazza Unione, a Pescara, sotto gli uffici della Regione Abruzzo. Sarà un’occasione per commemorare tutte le vittime innocenti della violenza contro gli animali e per chiedere un cambiamento significativo attraverso leggi più rigorose e una maggiore consapevolezza della necessità di proteggere gli animali selvatici.
