In Abruzzo Aumentano gli Illeciti Ambientali: Rapporto di Legambiente

Nel 2022, in Abruzzo, sono stati registrati 2.509 illeciti ambientali e 984 reati ambientali, secondo il report “Mare monstrum” di Legambiente. Questo rapporto classifica le violazioni ambientali lungo le coste italiane nell’ultimo anno, e la nostra regione si posiziona al nono posto.

Il report, presentato il 4 settembre, ha messo in luce alcune criticità principali, tra cui il ciclo illegale del cemento, la depurazione insufficiente e la pesca di frodo. Il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, e Silvia Tauro del direttivo regionale hanno presentato i risultati.

Un dato particolare dell’Abruzzo è l’alta incidenza dei reati, che collocano la regione al quarto posto nella classifica nazionale. Questa incidenza suggerisce che l’Abruzzo affronta una diffusa e capillare illegalità, che la avvicina pericolosamente a regioni con tradizionali infiltrazioni mafiose.

I reati più comuni riguardano il ciclo del cemento, come abusivismo, cave illegali e occupazione abusiva del demanio marittimo. Legambiente propone di affrontare questo problema introducendo la possibilità normativa di abbattere le opere abusive tramite ordinanze dei sindaci e, in caso di inazione, intervenire tramite i prefetti. Inoltre, si cerca di limitare l’abusivismo e l’occupazione del demanio marittimo.

Per quanto riguarda le infrazioni per chilometro di costa, l’Abruzzo si posiziona al quarto posto con 27,8 infrazioni ogni chilometro, subito dopo il Molise. La Basilicata è la regione con il numero più alto di infrazioni, seguita quest’anno dall’Emilia Romagna.

Il report evidenzia che in Italia, lungo le coste, il cemento illegale, l’inquinamento, la depurazione insufficiente e la pesca di frodo minacciano gravemente il mare, con 19.530 reati ambientali accertati nel 2022 (+3,2% rispetto al 2021). Gli illeciti amministrativi sono stati 44.444 (+13,1%). Tuttavia, il numero delle persone denunciate e arrestate è leggermente diminuito (-4%), così come il numero dei sequestri (-43,3%).

Il report “Mare Monstrum 2023” di Legambiente è stato divulgato in concomitanza con l’anniversario della morte di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica brutalmente ucciso il 5 settembre 2010 a causa del suo impegno nella tutela del mare e delle coste del Cilento contro speculazioni e illegalità. Legambiente continua a chiedere verità e giustizia riguardo alla sua morte.

Facebook
Twitter
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.