Durante l’assemblea costitutiva per la creazione della nuova entità amministrativa che riunisce Pescara, Montesilvano e Spoltore, tenutasi nella sala consiliare del Comune di Pescara, è emerso un acceso confronto riguardo alla scelta del nome. I consiglieri provenienti dai comuni di Montesilvano e Spoltore hanno opposto resistenza a un emendamento che proponeva di mantenere il nome “Pescara”.
Alcuni consiglieri hanno sostenuto che mantenere il nome “Pescara” avrebbe dato l’impressione di un’incorporazione piuttosto che di una vera fusione, il che sarebbe stato sconveniente nei confronti dei territori di Montesilvano e Spoltore. Questi territori avrebbero dovuto partecipare alla fusione in modo volontario, invece di subire un’annessione forzata.
Il sindaco Masci ha ribadito con forza che il nome dovrebbe rimanere “Pescara”, facendo riferimento a precedenti casi in cui altre località come San Silvestro o Villa del Fuoco avevano scelto di concentrare il proprio nome attorno a Pescara.
Il Presidente della Commissione Statuto, Enzo Fidanza, ha evidenziato che mantenere il nome “Pescara” a spese di Montesilvano e Spoltore sarebbe stato contrario alla Costituzione. Ha inoltre chiarito che, in base alla Legge regionale, non era obbligatorio modificare la denominazione in “Nuova Pescara”. Questo avrebbe evitato la necessità di coinvolgere nuovamente i cittadini in un nuovo referendum.