Gli orsi e i cervi creano sfide di convivenza a Villalago: l’amore per la natura incontra le difficoltà

Un giorno di riposo circondati da ciliegie e altri frutti. Domenica scorsa, l’orsa Amarena e i suoi due cuccioli hanno trascorso più di otto ore vicino a un ciliegio lungo la strada principale, via Sciore Renzo, a Villalago. Questa è l’unica strada attualmente accessibile al paese, poiché l’altra è chiusa per lavori.

“Gli orsi sono rimasti fermi dalle 9 alle 17.50, a circa 5 metri dal ciglio della strada percorribile”, racconta Simone Lupi, rappresentante di associazioni culturali locali. “Siamo felici di avere visibilità per il nostro paese”, commenta Lupi, “ma fino a un certo punto. Questa convivenza sta iniziando a creare problemi”. “Cosa possiamo fare? Dovremmo chiederlo ai numerosi turisti che affollano le strade di Villalago per vedere gli orsi”, interviene Luciano Sammarone, direttore del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm). “Domenica il sindaco mi ha chiamato allarmato perché dei fotografi hanno violato la privacy: i residenti si sono lamentati di persone che entrano negli orti, nei cortili e nei dintorni delle abitazioni per fotografare gli orsi”. “Queste persone”, continua Sammarone, “che continuano imperterrite a circondare gli orsi, anche se a 300 metri di distanza, sono felici di rischiare di creare altre situazioni come quella di Juan Carrito? Le persone intelligenti a Villalago non vanno affatto a vedere gli orsi”.

Con un’ordinanza del sindaco Fernando Gatta, la strada occupata dagli orsi è stata chiusa al transito, consentendo solo il passaggio a residenti, soccorritori, forze dell’ordine e persone autorizzate per motivi di lavoro.

Amarena è tornata intorno al 20 maggio, a tre anni di distanza dalle sue ripetute incursioni con i quattro cuccioli nati nel 2020. Uno di questi, Juan Carrito, divenne uno degli orsi più avvistati nei centri abitati e lungo le strade trafficate e, purtroppo, morì investito da un’auto lo scorso gennaio a soli due anni e mezzo. “Non si tratta di togliere le ciliegie. Il punto è che se ti vanti di aver ospitato Amarena tre anni fa, è normale che Amarena torni. La gente di Villalago è molto attenta, ospitale e competente, ma questa è l’altra faccia della medaglia della convivenza: anche la convivenza tra esseri umani porta a momenti in cui bisogna abituarsi”, continua Sammarone. “Questa è la fase di coesistenza in cui le ciliegie sono mature. Abbiamo deciso di non proteggere questi alberi perché rappresentano una risorsa importante per gli orsi”.

Ma a Villalago non ci sono solo orsi ad attrarre l’attenzione. Decine di cervi, soprattutto femmine senza corna, sono soliti girare

per le vie del borgo, che si sviluppa in salita tra scalinate e vicoli. Questa situazione può diventare pericolosa quando cervi e persone si incrociano improvvisamente. Ci sono stati anche incontri rischiosi in cui i turisti cercano di avvicinarsi per scattare un selfie, suscitando una reazione naturale da parte di qualche cerva che si è scagliata – fortunatamente senza causare danni – contro il potenziale pericolo per i loro cuccioli. “Abbiamo offerto la nostra disponibilità al Comune e all’ASL per catturare e spostare un paio di cervi più problematici. Abbiamo fatto dei tentativi, ma non siamo riusciti. Riproveremo”, conclude Sammarone.

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