La Cgil Abruzzo Molise ha analizzato la situazione riguardante il reddito di cittadinanza, la social card e la formazione per il 2023 nell’ambito di una conferenza stampa. Secondo i dati, oltre 24.000 nuclei familiari stanno attualmente beneficiando del reddito o pensione di cittadinanza, ma a partire dal 31 luglio, 14.700 di essi perderanno il sostegno.
La social card, invece, aiuterà circa 31.000 cittadini a coprire le spese per l’acquisto di generi alimentari. Tuttavia, il sindacato è preoccupato per la riduzione dei percettori e auspica un dialogo con le istituzioni politiche e locali per trovare soluzioni adeguate.
La situazione attuale mostra che i beneficiari del reddito di cittadinanza sono diminuiti nel corso degli anni, passando da oltre 32.000 nel 2022 a poco più di 24.000 nel 2019. Oltre 45.000 persone risultano coinvolte nella misura di sostegno regionale. L’assegno medio mensile è di 530,88 euro.
Dall’inizio di settembre, solo i nuclei familiari con minori, disabili o ultra sessantacinquenni continueranno a percepire il reddito di cittadinanza fino alla fine del 2023. Dal primo gennaio 2024, queste famiglie potranno richiedere l’Assegno di inclusione.
Per quanto riguarda i nuclei familiari con membri tra i 18 e i 59 anni, il pagamento del reddito di cittadinanza cesserà a luglio 2023. Tuttavia, da settembre potranno accedere al ‘Supporto per la formazione e il Lavoro’, una nuova misura del valore di 350 euro mensili, ma erogata solo durante i mesi di partecipazione ai percorsi formativi.
La Cgil ha espresso preoccupazione riguardo alla mancanza di formazione per tutti i percettori e sull’effettiva utilità di tali percorsi per la ricollocazione lavorativa. L’organizzazione sindacale auspica una maggiore chiarezza riguardo alla durata e all’efficacia di tali iniziative per garantire un supporto adeguato ai beneficiari del reddito di cittadinanza.
La situazione richiede un approccio concertato tra il sindacato, le autorità politiche e le amministrazioni locali per garantire un sostegno efficace a coloro che hanno bisogno di aiuto e per favorire una maggiore inclusione socio-economica nella regione.