Antonio Scaparrotta, dirigente provinciale di Azione, ha partecipato a un’assemblea pubblica organizzata dal “Comitato di Bonifica Sostenibile” a Chieti, dove ha sottolineato la necessità di garantire che i cittadini paghino solo per servizi reali ed efficienti.
Scaparrotta ha ascoltato le testimonianze di cittadini abruzzesi che sono gravati da tariffe sempre più elevate e che spesso pagano per un servizio che non utilizzano a causa dell’assenza di un collegamento alla rete di bonifica o a causa delle frequenti rotture delle condutture che rimangono chiuse per mesi.
Ha evidenziato la responsabilità della Regione nel risolvere questa situazione, sottolineando la necessità di intervenire sia sulle tariffe che sul sistema di classificazione. Ha citato esempi da altre regioni come l’Emilia-Romagna e la Lombardia, dove i contribuenti dei fondi agricoli pagano solo per terreni pianeggianti con pendenze non superiori al 5%, a differenza dell’Abruzzo, dove il contributo viene richiesto anche per terreni con pendenza superiore al 20%.
Scaparrotta ha proposto che il Consorzio di bonifica stabilisca tariffe differenziate tra coloro che potenzialmente beneficiano del servizio ma non lo utilizzano e coloro che effettivamente ne traggono vantaggio. Ha chiesto alla Regione di regolamentare questa situazione attraverso decreti attuativi, al fine di porre fine alla situazione in cui molti abruzzesi pagano cifre elevate per un servizio che spesso è inesistente o inefficiente.
