Nduccio presenta il suo Vino Agricolo “Sott’a la Capanne”

Nduccio presenta il suo Vino Agricolo “Sott’a la Capanne”. Grande successo questa mattina nel nuovo Conad Superstore di Via Marconi a Pescara, per la presentazione del vino agricolo di Nduccio. Frutto di una collaborazione speciale con la BIO Cantina Sociale di Orsogna, il vino di Nduccio rappresenta un tributo sentito alla convivialità e alla tradizione contadina.

Sott’a la Capanne: la canzone di Nduccio diventata vino agricolo

“Sott’a la Capanne” è il titolo della canzone che ben più di 45 anni fa portò Nduccio al successo popolare.

“Anni fa ho avuto un incontro fulminante con l’enologo Camillo Zulli e da lì abbiamo intrapreso questa avventura bellissima partendo da un pezzo della mia radice, riprendendo una mia canzone scanzonata Sott’a la Capanne”.

Questo vino dal carattere forte e coinvolgente, porta con sé l’eredità e la saggezza degli antichi contadini abruzzesi. Infatti nasce da un profondo rispetto per la terra e per le antiche pratiche agricole tramandate di generazione in generazione, incarnando i valori e i saperi della vita rurale abruzzese.

Durante la presentazione, Nduccio ci ha tenuto a raccontare di come il suo ritorno alle radici abbia ispirato la creazione di questo vino. Un prodotto che richiama il ritorno alla convivialità della bevuta, riaccendendo la voglia di spensierate rimpatriate.

La partecipazione alla presentazione è stata eccezionale, con numerosi ospiti che hanno apprezzato e gustato il vino agricolo accompagnato da piatti finger food. L’entusiasmo e l’interesse del pubblico hanno confermato il successo e l’importanza di questa nuova proposta enologica nel panorama vinicolo abruzzese e nazionale.

 

“Compà ‘stu vine cale…E n’arsaije!”

La linea “Sott’a la Capanne” offre una varietà di vini che spaziano dal Frizzante bianco al Rosato, dal Cococciola al Cerasuolo d’Abruzzo DOP e al Montepulciano d’Abruzzo DOP.

L’autenticità del vino “Sott’a la Capanne” risiede nel processo artigianale che caratterizza la sua produzione. Le uve utilizzate provengono da vigneti coltivati con metodi biodinamici.

Un approccio agricolo che abbraccia la filosofia del rispetto per la natura e la salute del suolo. Questa pratica esclude l’uso di sostanze chimiche e si basa su principi di equilibrio e armonia con l’ambiente circostante. Grazie a questo, il vino “Sott’a la Capanne” si distingue per la sua autenticità e la sua capacità di restituire al consumatore tutto il gusto e l’aroma genuino che la natura stessa offre.

La cura e l’attenzione per il territorio si riflettono nella manualità del vignaiolo, che svolge tutte le operazioni necessarie direttamente nelle capanne. Dalla potatura al monitoraggio della maturazione dei grappoli fino alla raccolta.

La fermentazione del vino avviene in modo spontaneo e naturale, senza l’aggiunta di solfiti, preservando così al massimo le caratteristiche e il sapore unico del prodotto.

Il ritorno alla Campagna

“Vengo dall’agricoltura, sono figlio di un Coltivatore Diretto.

Il palco mi ha trascinato altrove ma volevo riscoprire una parte di me che avevo tralasciato ritornando alla campagna e alla natura, al mestiere di mio padre, all’amore per la terra e al rispetto per il Cielo.

Il nostro vino è talmente libero che ognune ci sende quelle che ji pare”.

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