Acqua: una famiglia abruzzese spende 444 euro di bolletta idrica

Acqua: una famiglia abruzzese spende 444 euro di bolletta idrica. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, sono stati resi noti i dati relativi al costo medio di una bolletta dell’acqua in Abruzzo. A Pescara si registra una media più bassa mentre nella città di Chieti si evidenzia un’alta dispersione idrica.

Acqua: quanto si spende in Abruzzo?

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, nel 2023 in Abruzzo la spesa media per la bolletta dell’acqua è stata di 444 euro. Fatta eccezione per la città di Pescara che registra una media leggermente più bassa pari a 422 euro.

Il rapporto di Cittadinanzattiva ha anche evidenziato le differenze tariffarie all’interno della Regione. A L’Aquila la spesa è di 536 euro mentre a Teramo è a 396 euro. 

Se consideriamo che la spesa media nazionale per la bolletta idrica è di 478 euro, l’Abruzzo si colloca leggermente al di sotto. Tuttavia, negli ultimi 5 anni, la spesa è aumentata del 17,8%, con aumenti superiori alla media in molti capoluoghi di provincia.

Dispersione idrica: Chieti e L’Aquila tra le province più critiche

Secondo l’Istat, l’acqua dispersa ogni anno sarebbe sufficiente per coprire le necessità idriche di 43,4 milioni di persone per un intero anno. È inequivocabile quanto questo dato evidenzi una situazione preoccupante per quanto riguarda la dispersione idrica.

Le statistiche relative al 2022 mostrano che il 42,4% dell’acqua potabile viene dispersa prima di raggiungere il consumatore finale. Sebbene questo sia solo un leggero aumento rispetto al 2020, quando la percentuale era del 42,2%, è comunque molto distante dagli altri Paesi europei.

Per quanto riguarda la dispersione idrica, i dati Istat mostrano che la media nazionale nei capoluoghi di provincia è del 36,2% ma in alcune zone del Paese supera il 50%.

La città Chieti si colloca tra le province con massima criticità con una percentuale superiore al 65%. Segue L’Aquila con una dispersione idrica del 68,9%. Il dato interessante è che la dispersione idrica in Abruzzo varia: si passa dal 72% a Chieti al 28% a Teramo. 

Le abitudini dei consumatori

In occasione dell’evento organizzato da Cittadinanzattiva il 19 marzo “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare”, si è discusso anche sulle abitudini di 3.355 consumatori.

Ad esempio, molti cittadini sono poco consapevoli del loro consumo effettivo. Infatti, secondo le loro dichiarazioni, utilizzano mediamente solo 62 litri di acqua al giorno, una cifra inferiore rispetto ai circa 215 litri giornalieri riportati dall’Istat come consumo medio per abitante.

Un’ampia percentuale ritiene che le bollette siano troppo elevate e la maggior parte desidera informazioni sull’impronta idrica dei prodotti che acquistano. Il 90% s’impegna a non sprecare acqua. Tuttavia, ci sono ancora molte persone che preferiscono acquistare acqua in bottiglia (45%) anche se dispongono di alternative come le Case dell’acqua.

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