Riforma Adi Regione Abruzzo, il punto dopo l’incontro di ISAV all’Aquila

Riforma Adi Regione Abruzzo, ieri l’incontro in Regione all’Aquila. Il Presidente Dott. Lorenzo D’Andrea, l’avv. Dario Antonacci e la Dott.ssa Alessia D’Andrea nel pomeriggio hanno incontrato il Dott. Donato Cavallo dell’AreaCom. Un incontro fortemente voluto dall’associazione ISAV, per chiarire ogni dubbio sulla riforma dell’Adi che dovrebbe essere attuata nelle prossime settimane. E che al contempo va a modificare tutti gli aspetti operativi della gestione dell’assistenza domiciliare dei pazienti Abruzzesi.

Riforma Adi Regione Abruzzo, risolti tutti i nodi sul principio di rotazione e continuità assistenziale

Le voci di corridoio arrivate in ISAV dagli addetti ai lavori in queste ultime settimane, avevano creato una sorta di allarmismo tra i pazienti Sla e operatori del territorio. La stessa associazione aveva richiesto via pec l’incontro in Regione. Colloquio avvenuto grazie alla disponibilità concessa dall’avv. Donato Cavallo.

Diversi i temi su cui si riteneva di dover fare chiarezza. Dapprima bisognava capire come sarebbe stato applicato il concetto di “principio di rotazione” tra gli operatori economici accreditati. Nel frattempo si doveva comprendere come venissero assegnati i nuovi pazienti con PAI (piani di assistenza individuali) ex novo, agli operatori economici. Poi si aveva urgenza di capire come si riuscisse a garantire la continuità assistenziale ai pazienti già presi in carico dall’Adi.  

L’avv. Cavallo che si sta occupando della questione ha prontamente illustrato come si verrà ad attuare la riforma. Premettendo che si cercherà in tutti i modi di standardizzare la riforma per tutte le 4 Asl, Cavallo ha chiarito che innanzitutto il principio di rotazione si applica solo per i nuovi pazienti che hanno bisogno di un piano assistenziale di primo e di secondo livello. Non saranno coinvolti le assistenze di terzo livello, quelle più complesse, per esempio le assistenze dedicate ai malati di Sla. Una buona notizia per tutti i pazienti che oggi si trovano bene con l’assistenza dell’operatore economico che li ha già in carico.

La libera scelta del paziente come e quando può essere fatta

Altro punto cardine della riforma, oltre il principio di rotazione e la continuità assistenziale, è la libertà per il paziente di cambiare in qualsiasi momento l’operatore economico (azienda) che lo assiste. La vera novità è rappresentata da questo elemento.

Non erano però certe le dinamiche con cui si poteva interrompere l’assistenza di un operatore economico e iniziarne una con altro operatore. Per questa fattispecie, si dovrà approfondire la questione con le Asl, per poi trovare una soluzione univoca per tutti e 4 gli enti. 

L’idea dovrebbe essere quella, si di lasciare libertà di scelta al paziente, ma che il cambio effettivo dell’operatore arrivi alla scadenza del PAI e poi al successivo rinnovo. Fatto “il change” in questo modo, non si incorrerebbe ad un periodo di carenza/assenza dell’assistenza. Quindi non si verrebbe a creare un’interruzione di pubblico servizio.

Rimangono da definire i dettagli di alcune procedure burocratiche

Nel colloquio intercorso, l’associazione ha posto l’accento anche su altre questioni. Fermo restando che gli uffici dell’Adi dovranno essere punti di riferimento anche per la fornitura dei materiali (sterile, di assorbenza, di ventiloterapia), le problematiche rimangono di carattere burocratico.

Perché i pazienti e le famiglie non conoscono il loro PAI? Chi disdice l’assistenza di un operatore e come farlo? Il lotto di fornitura 99 sarà ancora in vigore? 

Tutte domande che il Dott. Cavallo si è appuntato e che è vuole attenzionare alle 4 Asl. Poi una volta ottenuti i diversi modi operandi territoriali, l’avv. Cavallo li condividerà con l’associazione ISAV cercando di risolverli semplificando le procedure. La proposta di ISAV è quella di consegnare i PAI ai pazienti, di creare una mail diretta Asl/pazienti per tutti i tipi di comunicazione (anche cambio assistenza) e di abolire da subito il lotto 99 di fornitura in modo da evitare che sullo stesso paziente mettano le mani contemporaneamente più operatori economici.

In ogni caso, l’avv. Donato Cavallo, che ha voluto incontrare solo ISAV durante il suo incarico, si è reso assolutamente disponibile con l’associazione per cercare di trovare le migliori soluzioni possibili.

Per capire quali erano i dubbi sulla riforma dell’Adi clicca qui.

 

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