Naiadi: crac da 7 milioni, richieste 3 condanne

Naiadi: crac da 7 milioni, richieste 3 condanne. Bancarotta di 7 milioni di euro per le Naiadi di Pescara. Il pm Papalia ha richiesto tre condanne per Serraiocco, Di Bartolomeo e Colaneri. D’Orazio invece proposto per l’assoluzione.

Naiadi di Pescara, Serraiocco rischia 5 anni e 10 mesi

Il procuratore Andrea Papalia ha richiesto 3 condanne per il collasso finanziario da 7 milioni di euro delle Naiadi di Pescara.

Vincenzo Serraiocco, il commercialista principale, rischia 5 anni e 10 mesi di carcere per una gestione disastrosa o meglio dire “scellerata” come affermato dal pm. Serraiocco viene considerato il protagonista della bancarotta fraudolenta della società Progetto Sport, che nel 2017 ha gestito il Centro Sportivo di Pescara.

Vincenzo Serraiocco, responsabile nazionale dello Sport e commissario per la provincia di Pescara di Noi Moderati, sarebbe dovuto essere escluso dalle elezioni regionali a causa di questo processo, secondo la Commissione parlamentare Antimafia. Invece il commercialista candidatosi in due circoscrizioni, ha ottenuto 93 preferenze a Chieti e 165 a Pescara.

Rischiano 3 anni ciascuno, l’ex amministratore Livio Di Bartolomeo e Paolo Colaneri, uno dei soci. Mentre per l’altro socio, Daniele D’Orazio, richiesta l’assoluzione.

L’accusa

Secondo l’accusa, Vincenzo Serraiocco avrebbe manipolato i profitti della società sportiva, che ogni anno guadagnava almeno un milione di euro. Successivamente, avrebbe acquisito la società stessa per condurla al fallimento, nonostante la Regione avesse stanziato 750.000 euro di fondi. Il pm Papalia ha precisato che il commissario giudiziale non era a conoscenza di queste azioni.

D’altra parte, le difese sostengono che Serraiocco cercava solo di ristrutturare la società, che doveva affrontare tutte le spese relative a un impianto obsoleto. Questo, affermano, era nell’interesse di risanare la società, senza considerare gli interessi della Regione.

La chiusura a novembre 2023 dopo le indagini

Alla fine di novembre 2023, l’impianto sportivo ha chiuso dopo il periodo gestito dal Club Aquatico, conclusosi con l’indagine della Procura di Pescara e la revoca dell’appalto da parte di Areacom.

Nelle discussioni, si era considerata principalmente la possibilità che il Comune di Pescara assumesse la gestione dell’impianto, o alternativamente l’opzione della FI.RA (Finanziaria Regionale Abruzzese).

Inoltre si era discusso delle condizioni della struttura, della necessità di migliorare l’efficienza energetica e dei lavori necessari per la vasca 25 x 16, che perdeva acqua da tempo e che era stata svuotata per questo motivo.

Durante l’ultima gestione infatti, Le Naiadi avevano riaperto con solo la piscina 25 x 10 e il palapallanuoto funzionanti, oltre alle palestre, al bar e all’ufficio amministrativo.

La gestione delle Naiadi alla FI.RA.

Secondo la Direzione Generale della Regione n.95 del 07 febbraio 2024, la Giunta Regionale ha deliberato di affidare a FI.RA. S.p.A., società in house della Regione Abruzzo, il servizio di gestione del complesso Le Naiadi di Pescara limitatamente ai soli impianti sportivi.

Questa decisione è stata presa poichè è importante che questi impianti siano utilizzati per gli sport, in particolare per le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) dell’Abruzzo e per quelle accreditate presso il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) o il registro parallelo del CONI.

Le ASD dell’Abruzzo pagheranno una tariffa prestabilita per usare gli impianti, mentre le ASD accreditate presso il CIP o il registro parallelo del CONI potranno usarli gratuitamente.

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